Bosnia-Erzegovina |
Pedrag Pasic è un ex calciatore jugoslavo di ruolo centrocampista. Conta 10 presenze con la Nazionale della Jugoslavia con cui partecipò anche al Mondiale 1982. Giocò nella squadra della sua città, il FK Sarajevo per 10 anni di fila prima di spostarsi in Germania (Stoccarda e Monaco) e poi tornare a Sarajevo .
Ritiratosi dal calcio, nei primi anni novanta aprì una scuola calcio proprio nella sua città, denominandola Klub Bubamara. Con la guerra in corso tra gli stati della Federazione della Jugoslavia (in Bosnia-Erzegovina iniziò nel 1992) Pedrag Pasic ebbe questa idea di restituire ai bambini e ragazzi del luogo per lo meno una parvenza di normalità, e in quella scuola fino ad oggi hanno giocato senza distinzioni bambini cattolici, mussulmani e ortodossi, senza problemi. Adesso, come noto Sarajevo si trova nello stato della Bosnia-Erzegovina, mentre Pasic è di origini serbe.
La politica bosniaca vuole cancellare l'esperienza del Klub Bubamara, ma Pasic non ci sta, non vuole arrendersi al volere dei politici.
Il Klub Bubamara è un'accademia del calcio che adesso non ha un terreno di gioco, è stata fatta sgomberare. Il fatto di avere come giocatori dei ragazzi di diversa estrazione territoriale -bosgnacchi, serbi e croati- e religiosa, è alla base di forti pressioni volte a farla chiudere da parte della politica locale. Su questo punto Pasic non ha dubbi: in Bosnia-Erzegovina tutto è politica, anche il calcio. La sua ex squadra, di cui è stato bandiera(!) ha aiutato l'amministrazione locale a far chiudere quella scuola: ora il campo dove prima si allenavano i ragazzi di Pasic è utilizzato dal settore giovanile del Sarajevo.
La scuola ha sborsato i soldi che il comune chiedeva, ma ciò non è servito e quindi Bubamara ha perso il campo di allenamento di cui si serviva sin dal 2001.
In questa scuola, che mira ad insegnare che la diversità culturale può essere una risorsa i bambini giocano nelle diverse regioni della Bosnia, e ciascuna regione presenta etnie differenti.
Pasic è nato a Sarajevo ma è di origini serbe e questo è secondo lo stesso Pasic un motivo in più per far chiudere la scuola. Da questo punto di vista dice che non vi sono dubbi, infatti afferma in un'intervista: "Non è la prima volta che si cerca di mettere ai margini la mia scuola con delle scuse" facendo notare come l'Sda, partito tradizionale bosgnacco sia maggioranza nella municipalità e lo stesso partito ha fortissime connessioni con la squadra di calcio del Sarajevo.
E pensare che un tempo la Bosnia con anche l'allora pacifica Sarajevo era un inno alla multietnicità, ma la guerra di indipendenza tra i vari stati dell'ormai ex Jugoslavia cambiò in seguito tante cose.
Senza un campo di allenamento a disposizione è difficile proseguire l'attività. Pasic non vuole arrendersi: c'è un processo in atto, e anche se non è sicuro di vincere forse perché i politici hanno di fatto maggior potere, si dichiara comunque felice per quanto ha realizzato e ottenuto fino ad ora, fiero di poter camminare a testa alta.
Pedrag Pasic è molto duro con i politici del luogo, non vede molte possibilità che le cose migliorino in Bosnia. Solo il futuro a breve termine potrà dirci se l'accademia del calcio Klub Bubamara potrà continuare ad esistere.
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