domenica 10 agosto 2014

La politica del calcio - Parte 3: ecco come si eleggerà il nuovo presidente della Figc

Il giorno è vicino: domani si vota per il nuovo presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, con Tavecchio favorito sullo sfidante Albertini. In precedenti post, questo blog si è occupato del programma elettorale di Tavecchio, del programma elettorale di Albertini, nonché del fatto che alla vigilia delle elezioni a Tavecchio è stato rimproverato di aver fatto una affermazione infelice, per la quale ha chiesto pubblicamente scusa. Secondo sostenitori di quest'ultimo si sarebbe esagerato nell'enfatizzare le parole dell'attuale presidente della Lega Nazionale Dilettanti (per l'appunto Tavecchio), e a tal proposito Claudio Lotito che lo sostiene ha parlato di killeraggio mediatico.

Nonostante dopo le affermazioni di Tavecchio alcuni club di A abbiano dichiarato di non voler più appoggiare la candidatura di quest'ultimo (per esempio la Fiorentina), costui è comunque in vantaggio sullo sfidante Demetrio Albertini.

Saranno 278 i delegati chiamati alle urne per esprimere il voto, e di questi affinché la votazione possa essere avviata devono essere presenti per almeno la metà più uno. Se non si presentano in numero sufficiente, l'assemblea viene rimandata per una seconda convocazione dove è sufficiente la presenza di un terzo del totale.

L'assemblea completa dei votanti è composta per una parte dalle squadre di A, B e Lega Pro: si tratta cioè dei presidenti di tutte le società professionistiche (20 di Serie A, 21 di Serie B e 60 di Lega Pro); per un'altra parte si tratta di 90 rappresentanti dei dilettanti che hanno ricevuto un mandato di quattro anni delle 15.000 società della Lnd; per un'altra ancora si tratta di 52 delegati dell'Assocalciatori (anche calciatrici), 26 dell'Assoallenatori, 9 dell'Associazione Italiana Arbitri.

Il luogo in cui avverrà la votazione sarà l'Hotel Hilton di Roma, ed ogni componente ha un peso diverso all'interno dell'assemblea: ciascuna categoria ha una percentuale di ponderazione dei voti specifica: i voti della Serie A valgono il 12%, quelli della Serie B il 5%, mentre i voti delle 60 di Lega Pro il 17% per un totale del 34%, stessa percentuale attribuita alle 15.000 società dilettantistiche; i calciatori esprimo il 20% dei voti, gli allenatori valgono il 10%, mentre gli arbitri il 2%.

Secondo il regolamento, il presidente viene eletto al primo turno se ottiene almeno il 75% dei voti. In caso contrario riesce ad essere eletto ottenendo almeno i due terzi del voto complessivo. In caso contrario ancora, basta il 50% più uno dei voti: Tavecchio conta di vincere al terzo turno. Se neanche il terzo turno risultasse sufficiente, si va al quarto turno dove vince chi ottiene la sola percentuale di voti più alta, anche quindi un solo voto in più.

Considerato che c'è anche la possibilità di votare scheda bianca, ed anche che c'è sempre la possibilità che un candidato si ritiri dalla contesa in qualunque momento, e inoltre che non è prevista l'aggiunta di nuovi candidati, visto che il termine per presentare il programma elettorale completo era fissato allo scorso 27 luglio, l'eventuale periodo della Figc privo di un presidente (che è ancora il dimissionario Abete, fino all'11 agosto) potrà essere coperto da un commissariamento. La figura del commissario straordinario viene eventualmente scelta con una delibera della giunta nazionale del Coni.

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