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Stadio di Vallecas, un tempo noto come Stadio "Teresa Rivera" |
Così operaio che la terza squadra della città di Madrid (dopo Real e Atletico) adotta come simbolo un'ape operaia, proprio a voler sottolineare l'origine proletaria, popolare e operaia della zona della città che rappresenta.
Il gruppo di musica ska, gli Ska-P, noti per le loro posizioni anarchiche, si sono formati musicalmente proprio nel quartiere di Vallecas, ed al Rayo dedicano una canzone, in cui vi è una strofa che recita: "Somos los hinchas mas anarquistas, los mas borrachos, los mas antifascistas. Nuestro rayito revolucionario. Todos los fachas ¡¡fuera de mi barrio!!", ed è un inno in quanto tifosi al fatto di essere anarchici, i più ubriachi (borrachos), e antifascisti, gridando infine "Tutti i fascisti fuori dal mio quartiere". Una identificazione calcistica e territoriale che riflette dunque anche una forte commistione calcistico-politica.
Il Rayo Vallecano nella sua storia non ha vinto molto, anche se in qualche anno ha militato nella massima serie spagnola. Nel suo palmarés risulta la Coppa di Lega di Seconda Divisione del 1986, 2 campionati di Seconda Divisione B (terza serie spagnola) e 2 di Terza Divisione (quarto livello). Tra le soddisfazioni, la qualificazione in Coppa Uefa anche grazie alla vittoria all'ultima giornata contro nientemeno che il Barcellona al Camp Nou per 2 reti a zero.
I giocatori del club sono storicamente appellati con il soprannome di "Matagigantes", ossia "ammazzagrandi" perché soliti a infastidire le big del calcio spagnolo, fra cui anche il Real Madrid negli anni novanta, quando nel Rayo giocavano Hugo Sanchez e Toni Polster.
Attualmente la squadra milita nella Liga, la prima divisione spagnola. Lo scorso anno si è piazzato al 12° posto in classifica.
Autore foto: Lokomotive74
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