domenica 27 luglio 2014

Tavecchio, il caso è politico

Una notizia fresca che collega in Italia il calcio alla politica: il candidato alla presidenza della Figc, Carlo Tavecchio in occasione di un'assemblea del calcio dilettante ha pronunciato una frase a detta di molti di stampo razzista: "Qui fanno i titolari quelli che prima mangiavano le banane". Una simile affermazione ha suscitato pubblica indignazione, diventando una faccenda politica.

Graziano Delrio sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega allo sport e alle politiche di coesione territoriale si è dimostrato irritato, mentre per Debora Serracchiani, vice segretaria del Pd "Il caso non dovrebbe nemmeno essere in discussione: la sua candidatura semplicemente non puo' essere presa in considerazione". Tuttavia Tavecchio, che corre alla presidenza assieme all'ex calciatore nazionale Demetrio Albertini si è scusato ma non accetta accuse di razzismo, spiegando che faceva riferimento a giocatori stranieri non bravi che prendono il posto degli italiani nel campionato italiano. Ovviamente ciascuno può farsi l'idea che più ritiene opportuno e decidere se l'affermazione di Tavecchio è o no razzista.

Il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta afferma che ''La vita di Tavecchio e' una continua testimonianza di azioni contro ogni forma di discriminazione" affermando che si è trattato di strumentalizzazione. Anche per Mario Macalli presidente della Lega Pro si tratta di strumentalizzazione. Senza nulla togliere ai ragionamenti di Beretta e Macalli, c'è anche da dire che entrambi sostengono la candidatura di Tavecchio al posto di Albertini. Ma non bisogna nemmeno dimenticare che solitamente in politica tutto fa brodo per le strumentalizzazioni.



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