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| Achille Lauro |
Ad esempio Achille Lauro (Piano di Sorrento, 16/06/1887 - Napoli, 15/11/1982), detto Il Comandante, anche grazie al suo status di presidente del Napoli riuscì a guadagnare consensi e ammirazione presso il popolo partenopeo e diventare sindaco del capoluogo campano. In questo post si offre una panoramica generale della carriera di Lauro, come imprenditore ma soprattutto come sindaco e presidente del club partenopeo.
Iscritto al Parito Nazionale Fascista nel 1933, durante gli anni del fascismo divenne consigliere nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, e già in quegli anni divenne presidente del Napoli succedendo a Giorgio Ascarelli.
Nel dopoguerra col suo contributo economico favorì la nascita del Partito Nazionale Monarchico. In politica ebbe grande successo anche grazie a Raffaele Cafiero, autore di molti dei suoi discorsi pubblici. Fu a lungo sindaco partenopeo, amato dalla gente seppur duro nei confronti dei suoi oppositori, delle parti sociali e dei suoi stessi alleati in coalizione. Fu anche editore del quotidiano napoletano "Roma".
Da una scissione del Partito Nazionale Monarchico fondò nel 1954 il PMP, Partito Monarchico Popolare, che portò diversi deputati al Parlamento italiano, fra i quali egli stesso. Fu rieletto nel 1963, lasciò nel 1968 in favore del figlio Gioacchino Lauro che però morì prematuramente per cancro al fegato nel 1970. Due anni più tardi venne rieletto alla Camera sia nel 1972 che nel 1976. Il suo partito era intanto confluito, già dal '72, nel Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale.
Personaggio controverso ma a lungo molto popolare, in politica è noto per aver dato origine al voto di scambio: in cambio di denaro, favori personali, e generi alimentari quali pacchi di pasta, frutta, sacchi di patate, pelati in scatola, alla gente veniva raccomandato di votare per Lauro. Fu proprio a seguito del "laurismo" che nel 1953 il voto di scambio divenne illegale. Ma il popolo di Napoli apprezzava e talvolta quasi venerava l'uomo Achille Lauro.
Uomo di grande carisma e doti comunicative, imprenditore nell'industria navale, è famoso anche per aver avviato a Napoli la speculazione edilizia (ossia quella manovra mercantile che lucra sull'andamento del mercato immobiliare, con l'acquisto e la vendita di terreni ed edifici in fasi successive, andando a ricavare il surplus, ossia il plusvalore tra il costo di acquisto e quello di vendita), una volta ricoperta la carica di sindaco. Ormai troppo anziano osservò tristemente, quasi impotente, la sua proprietà navale, da lui gestita egregiamente per via delle sue indiscusse doti imprenditoriali, che negli anni del fascismo ottenne addirittura l'esclusiva dei collegamenti per l'Africa Orientale Italiana, entrare in una grave crisi economica.
La proprietà e la presidenza del Napoli Calcio fu un veicolo decisivo per il grande successo popolare avuto anche in qualità di sindaco. La squadra del Napoli non ottenne molte vittorie: malgrado i segnali positivi dettati da campagne acquisti promettenti, il Napoli negli anni della presidenza Lauro ottenne, oltre a due retrocessioni in B, le sole promozioni dai campionati cadetti utili a risalire in A, e la vittoria di una Coppa Italia. Di positivo vi fu il raggiungimento del pareggio di bilancio da parte della società calcistica. Un anno dopo il suo abbandono, avvenuto nei primi anni quaranta per sua spontanea volontà infastidito dalla mancanza di successi della squadra, le finanze della società furono nuovamente in crisi. In seguito ritornò al Napoli come presidente, a partite dal 1952 e fino al '61, dopo una ennesima retrocessione in B (qualche anno dopo anche suo figlio assumerà la carica di presidente del club napoletano). In quegli anni continuò anche la carriera di sindaco di Achille Lauro, fino a quando per numerose gravi irregolarità commesse dalla giunta Lauro e per le casse comunali praticamente vuote, il ministro degli Interni sciolse il consiglio comunale di Napoli, nel 1958. Ma come già ricordato, nonostante il calo di popolarità avuto a causa dell'evento appena menzionato, la carriera del Comandante proseguirà ancora per vari anni, in qualità di parlamentare italiano.
Un personaggio che, nel bene e nel male, a suo modo ha fatto storia.

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