venerdì 11 luglio 2014

Sull'eliminazione del Brasile: le conseguenze

Brasile contro Germania  (autore: Agência Brasil)
La pesante disfatta della Seleçao, battuta 7-1 dalla Germania in semifinale per la Coppa del Mondo porta con sé alcune importanti conseguenze in terra brasiliana.

La presidente del Brasile, Dilma Roussef ha, nel mese di ottobre, delle elezioni da affrontare, che ora rischia seriamente di perdere. La popolarità della leader brasiliana è precipitata al 37%, mentre a inizio mandato era data sull'80%. Secondo un articolo di lettera43.it del 9 luglio, la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente per la presidente.

Nella serie di post di questo blog "Sulle proteste dei Brasiliani", parte 1, parte 2 e parte 3 si sono visti i principali motivi di protesta da parte dei brasiliani contestatori. Uno in particolare riguarda la spesa pubblica dirottata in stadi e grandi opere (fra cui il viadotto precipitato documentato nella parte 3) destinati all'inutilizzo o allo scarso utilizzo futuro, e questo aspetto dei soldi pubblici investiti in fin dei conti per profitti privati e sottratti ai servizi di base per i cittadini di certo non facilita la rielezione della leader del Brasile. La perdita di consenso si spinge ben oltre coloro i quali sono stati protagonisti delle già gravi e feroci contestazioni palesi viste per strada.

La presidente si è spinta troppo oltre anche a livello mediatico: dopo la vittoria del Brasile contro la Colombia i consensi per lei erano aumentati del 4%, al punto da spingerla a dichiarare che avrebbe premiato lei stessa i calciatori brasiliani in caso di vittoria. Un errore mediatico che, sommato alla perdita dei consensi dovuta alle ragioni dei contestatori potrebbe costarle davvero caro, sostiene l'articolo prima accennato di lettera43.it.

Non che la presidente abbia delle responsabilità oggettive dal punto di vista agonistico, ma il sistema mediatico (in primis tv e internet) è un mezzo potente, e la presidente che sulla vittoria ci ha messo pubblicamente la faccia ora rischia seriamente di essere accostata alla sconfitta, proprio come la vittoria contro la Colombia le valse quattro punti in più nei sondaggi.

Ilfattoquotidiano.it in un apposito articolo del 9 luglio afferma come la vittoria del Mondiale avrebbe potuto innescare un circolo virtuoso, dovuto fra l'altro, da una parte a un'immagine pubblica positivamente rinnovata di tutta la Nazione e quindi anche all'aumento dei turisti, dall'altro al rilancio economico scaturito dall'aumento dei consumi dovuti dall'euforia per la vittoria, rammentando che in alcuni paesi la cui squadra nazionale è risultata vincitrice questo in passato è già accaduto. Ora però la situazione in terra verdeoro rischia di precipitare, considerando anche che un po' prima dell'inizio della manifestazione, i brasiliani si erano in maggioranza dichiarati contrari a disputare questo Mondiale in Brasile.

Il calcio è insomma molto di più di un gioco, e quando si commistiona alla politica può scatenare delle conseguenze dalla portata immensa, sia nel bene che nel male.

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