martedì 1 luglio 2014

Serie C italiana: il sindaco di Salerno chiede derby a porte aperte per la Salernitana

Stadio Arechi di Salerno
Ieri era il termine ultimo per le società di presentare la documentazione valida per l'iscrizione al prossimo campionato di Serie C. Alcune squadre hanno però trovato delle difficoltà all'iscriversi, non solo per una questione economica, ma anche in certi casi per via della carenza di uno stadio a norma in cui giocare "in casa": se squadre solide e dal recente passato professionistico come Albinoleffe, Lecce, Juve Stabia e Salernitana non hanno incontrato vere difficoltà, alcune grane le hanno avute ad esempio le campane Casertana e Savoia. Queste due compagini dovranno gareggiare altrove, fuori da Caserta e Torre Annunziata (NA), e rispettivamente a Castellammare di Stabia (NA) e Pagani (SA), condividendo gli impianti, con Juve Stabia e Paganese, entrambe anche loro in Serie C nello stesso girone.

Il prossimo nuovo torneo di Serie C riformato, composto da 3 gironi da 20 squadre ciascuno, si prospetta molto interessante per i tifosi e gli appassionati: in particolare il girone meridionale (girone C) prevede una serie di derby e altre gare non regionali sentitissime vista la rivalità fra le diverse tifoserie. A tal proposito il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, parlando della locale squadra cittadina e a nome della tifoseria salernitana ha chiesto pubblicamente per via mediatica a chi di dovere, di far giocare a porte aperte le gare considerate "a rischio", perché "i tifosi della Salernitana sanno come comportarsi e lo hanno dimostrato in più momenti [...] Piuttosto necessitano azioni concrete ed esempi positivi". Infatti i "granata" dovranno disputare molte partite sentitissime, contro pugliesi quali Lecce, Taranto, Foggia, la siciliana Messina, la calabrese Cosenza, e squadre corregionali come Casertana, Juve Stabia, Paganese (i derby più sentiti) oltre che Savoia, Ischia e Benevento (queste ultime sono considerate partite più tranquille in quanto prive di vera rivalità).

Il sindaco, che non vuole intromettersi nelle faccende societarie della Salernitana, invita però il patron Claudio Lotito (prossimo alla candidatura per guidare la FIGC nonché da anni presidente della Lazio) ad investire per costruire una squadra competitiva che possa finalmente risalire in Serie B dopo la mancata promozione dello scorso campionato.

Quanto appena raccontato è un altro esempio di politica che parla di calcio: un modo per il sindaco di farsi percepire ancora più vicino e solidale dalla comunità locale.

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