Quanto segue è una storia che risale a ormai sei anni fa, ma non per questo deve essere dimenticata.
Era il 12 ottobre 2008: dopo che vennero fermati 3 italiani a Sofia in seguito agli scontri avvenuti prima di una partita tra Bulgaria e Italia nella città di Sofia, i tre vennero rilasciati per mancanza di prove e l'inchiesta andò avanti contro ignoti. Tuttavia gli scontri vi furono, così come le braccia tese e gli inni fascisti.
La gara era valida per le qualificazioni al Mondiale 2010, ed i tre italiani vennero in un primo momento accusati di vilipendio alla bandiera bulgara, avendola bruciata.
Ma accade ben altro quella sera, e le parole di Pina Picierno (Pd) furono abbastanza esplicative: "Le scene a cui abbiamo assistito ieri sera sono inquietanti. Svastiche e braccia tese al seguito della nazionale, scontri dentro e fuori lo stadio animati da estremisti nazifascisti italiani e bulgari: uno scenario veramente preoccupante". Mentre poco prima della gara, i tifosi bulgari fischiarono pesantemente l'inno di Mameli. Insomma: una situazione che si fece pesante, alimentata da
odio e ideologie di estrema destra. Il calcio che si fa veicolo politico.
Tuttavia Rocco Crimi, allora sottosegretario con delega allo sport spiega che si tratta di "Una vergogna del calcio, anzi dello sport italiano, ma non la caratterizzerei in maniera politica". Infatti per Crimi l'aspetto politico in questo caso è "Irrilevante", e questo perché "La verità è che ci sono tifosi violenti di destra, di centro e di sinistra che cercano solo di sfruttare la ribalta mediatica del calcio".
Anche altri politici intervennero per commentare tale episodio. Per esempio si aprì una piccola polemica tra Ignazio La Russa (attualmente in Fratelli d'Italia -AN) e Francesco Storace, leader de La Destra.
Da una parte vi fu La Russa che condannò i cori fascisti lanciati dagli ultras italiani che si resero protagonisti dei tafferugli, dall'altro Storace criticò La Russa per tali dichiarazioni perché quei cori li intonava lo stesso La Russa da giovane (militava nel MSI).
Naturalmente la Nazionale di calcio in se non ha nulla a che spartire con episodi del genere, tant'è che il ct dell'epoca, Marcello Lippi affermò: "Anche se ieri io mi sono accorto solo dei fischi all'inno di Mameli, ho letto oggi cosa è successo a Sofia. È la prima volta e non deve accadere più. Non voglio dire altro, anche perché di queste cose devono parlare le persone che se ne occupano".
Si diceva che la squadra azzurra, così come quella bulgara, con questi episodi nulla ha a che vedere direttamente, e del resto le violenze per manifestazioni sportive sono comuni un po' ovunque.
Restando in tema di nazionali, questo blog ne approfitta per congratularsi con l'Italia del c.t. Conte che stasera ha sconfitto 2-0 la Norvegia, così come con l'Italia Under 21 di Gigi Di Biagio, che ha battuto il Cipro per 7 reti ad una.
Nessun commento:
Posta un commento