lunedì 8 settembre 2014

Politica e calcio nel Kashmir

Il noto pedagogista Agha Ashraf Ali, appasionato di calcio e pedagogista, affermò che il calcio ha sempre rappresentato un fronte per il movimento di liberazione in Kashmir.

Ai tempi dell'Impero britannico il Kashmir era governato dalla famiglia reale indù dei Dogra. Quando il Friends Club, una squadra locale kashmira sconfisse la formazione della polizia reale, il pubblico acclamò gli atleti locali, irridendo i giocatori del re, i quali rimasero arrabbiati per la sconfitta, ma in modo così forte che quando i vetturini li riaccompagnarono nella zona in cui stazionava la polizia, non soltanto non pagarono i vetturini, ma li picchiarono. Così questi ultimi tornarono a casa senza soldi, con percosse, e sanguinanti.

In seguito all'accaduto, quando lo venne a sapere lo sceicco Mohammad Abdullah -colui che in seguito guidò una rivolta contro i reali diventando il primo ministro del Kashmir- insieme a poche altre persone si armò di mazze da hockey e attaccò un gruppo di soldati reali.

L'episodio appena descritto deriva dalle parole del pedagogista Agha Ashraf Ali (tratte da un articolo di mondocalciomagazine.it) a cui si è già accennato.

In generale, non è la prima volta che il calcio genera violenza, non lo è nemmeno per questioni politiche. Il pallone in quanto tale però non c'entra, il calcio va di per se tenuto distante dagli episodi di violenza appena descritti, che sono scaturiti solo indirettamente dallo sport. Perché se qualcuno non è in grado di accettare la sconfitta (risultando poco "sportivo"), la colpa di conseguenti episodi di violenza non la si può attribuire alla partita in quanto tale.

In realtà, come è facile intuire, i reali ai tempi dell'Impero britannico erano veramente malvisti. Da qui il motivo della derisione del pubblico, entusiasta di aver battuto gli uomini del re.

Il Kashmir è una regione dell'India che venne dominata dalla dinastia dei Dogra fino al 1947.
Il calcio fu introdotto in Kashmir da Tyndale Biscoe, missionario britannico fondatore della scuola Biscoe a Srinagar nel 1891, e pian piano divenne vieppiù sport popolare.

Oggi la regione è rivendicata da tre diversi stati che la amministrano: India, Cina e Pakistan, e la situazione interna è pertanto molto complessa. La rivendicazione di questo territorio è uno dei motivi di conflitto tra India e Pakistan e d il calcio locale non ha una lunga tradizione in questo territorio, visti anche gli episodi bellici caratterizzanti il luogo.

In periodo di maggiore tranquillità il calcio torna ad essere seguito, assumendo anche contorni politici. Quando la squadra del Kashmir (il più settentrionale degli stati dell'India) sconfisse il Delhi nel Santosh Trophy uno striscione recitava: "il Kashmir batte l'India", evidentemente volto a sottolineare un'ideologia indipendentista. Tra l'altro la "fetta" di Kashmir indiana è ufficialmente conosciuta col nome di Jammu e Kashmir, ed il trofeo di cui prima è una competizione a carattere annuale che si svolge in India.

(attribuzione foto: VlSimpson CC BY-SA 3.0)

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