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Il Parco dei Principi, l'impianto in cui l'Urss si aggiudicò il primo campionato Europeo |
Al momento del sorteggio, risultò che la Spagna allora governata dal dittatore fascista Francisco Franco, avrebbe dovuto calcisticamente disputare due partite -di andata e ritorno- contro la nazione simbolo del comunismo nel mondo: quella tanto mal vista Unione Sovietica. Le gare erano valide per i Quarti di finale utili all'accesso alla fase finale. Il dittatore però impedì alla squadra iberica di giocare, e dunque le negò automaticamente l'accesso al torneo europeo del 1960.
A qualificarsi fu dunque l'Urss, che nella fase finale giocata in Francia sconfisse 3-0 la Cecoslovacchia, e nella finale al Parco dei Principi di Parigi, il 10 luglio, davanti a 17.966 spettatori paganti, grazie alle reti di Metreveli al 49' che realizzò l'1-1 e di Ponedel'nik nei tempi supplementari, batté la Jugoslavia per 2 a 1.
La manifestazione e la coppa furono dunque vinte dall'Unione Sovietica, la quale si risparmiò ben due partite -tra andata e ritorno- contro la pur fortissima Spagna dell'epoca. Una situazione in cui la politica ha avuto un ruolo forse decisivo nel determinare la vittoria di una squadra di calcio: cosa sarebbe accaduto se il doppio confronto si fosse disputato non lo sapremo mai.
Tuttavia la Spagna seppe prendersi la rivincita quattro anni più tardi, alla seconda edizione dell'evento: nell'Europeo del 1964, giocato proprio in Spagna, sconfiggendo in finale proprio i sovietici, per 2 a 1.
(autore foto Parco dei Principi: Stanmar )
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