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Varsavia, 16 giugno 2012 |
Le tensioni tra la Grecia e la Germania per via della forte crisi che colpì lo stato ellenico furono elevatissime, il clima anti-europeista che si respirò in Grecia in quel periodo spaventava coloro i quali si dichiaravano convinti europeisti. Gli ellenici accusarono (e continuano ad accusare) la cancelliera tedesca capo del governo Angela Merkel di essere la principale responsabile della forte crisi, delle politiche di austerità e della povertà regnante in Grecia.
Così la vittoria del partito pro-europeista scongiurò un'eventuale uscita della Grecia dall'Euro. Non solo: ai quarti di finale la Grecia si ritrovò di fronte nientemeno che... la Germania! Si, proprio quella tanto odiata nazione.
Quella partita venne soprannominata il Derby dello Spread. Giocata il 22 giugno, vide imporsi la Germania per 4 reti (39' Lahm, 61' Khedira, 68' Klose, 74' Reus) a 2 (55' Samaras, 89' Salpingidis su calcio di rigore). Quindi la tanto voluta "rivincita" non vi fu. Poi, come finì l'Europeo è storia nota: l'Italia sconfisse la Germania, ma venne battuta a sua volta, pesantemente in finale dalla Spagna.
Un aspetto che si evince da questa storia, è che il calcio in tale frangente per tanti ha rappresentato un modo per poter "prendersi la rivincita" contro una nazione odiata, ritenuta dagli ellenici responsabile di molte disgrazie. Il calcio che si commistiona, per l'ennesima volta, alla politica.
(foto: Graeme Maclean da Wikimedia Commons)
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