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Sudafrica contro Messico, Mondiale 2010 |
La maggior parte dei paesi africani, ad esempio non compete in numerosi sport, calcio e corsa a parte.
Il Sudafrica è un paese che qualche successo lo ha ottenuto nel corso della sua storia, ma ciò è dovuto ad un gruppo etnico che costiutisce solo il 10% (4,3 milioni su 48 milioni) degli abitanti del paese: i bianchi. I bianchi sudafricani se la cavano bene in molti sport di squadra, eppure nel calcio sono pochi, e ciò comporta tra le altre cose che la nazionale sudafricana non ottiene risultati significativi.
Steven Pienaar, centrocampista sudafricano dell'Everton ha la struttura fisica di un bambino, ed è difficile incontrare qualche altro calciatore che in Europa è gracile quanto lui.
Uno dei motivi per cui nel calcio il Sudafrica non eccelle è perché la maggior parte di loro è cresciuta senza avere abbastanza cibo. L'apartheid che si basa sull'ideologia della diversità fra "razze" finì col creare un Sudafrica bianco, un Sudafrica nero, uno "coloured" ed uno indiano: come se si trattasse di popoli differenti tra loro.
I bianchi sudafricani sono fisicamente messi meglio rispetto ai neri, e per questa ragione non c'è da meravigliarsi di come il calcio sudafricano non ottenga risultati che si avvicinino almeno un po' a quelli di cricket e rugby della stessa nazione: se la selezione nazionale di calcio è composta per lo più da giocatori di colore, le altre due squadre appena menzionate sono formate per lo più da bianchi.
La tenuta fisica è sicuramente importante nello sport. Poi magari vi sono anche altre cause per cui il Sudafrica non eccelle nel calcio, ma la tesi per cui l'apartheid che ha diviso le varie etnie sudafricane abbia in qualche modo contribuito ad avere un calcio di livello non eccelso in questo paese dell'Africa, può anche a detta di chi scrive essere presa per buona.
La politica dell'aparheid era la politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnia bianca del Sudafrica, e rimasta attiva fino al 1993. Questa politica di discrimazione razziale fu dichiarata crimine internazionale da una convenzione delle Nazioni Unite votata nel 1973 ed entrata in vigore nel 1976, ed in seguito venne inserito nella lista dei crimini contro l'umanità.
L'apartheid divenne un sistema legislativo compiuto nel 1948, ed includeva la separazione di bianchi e neri nelle zone abitate da entrambi, per esempio riguardante l'uso delle strutture pubbliche (quindi ospedali) e mezzi pubblici. L'aparheid includeva anche l'introduzione dei bantustan, territori semi-indipendenti dove molti neri si trasferirono con costrizione. Questi ghetti privavano i sudafricani che vi risiedevano della cittadinanza e dei diritti ivi connessi.
L'apartheid fu quindi una politica della separazione tra razze, e fra le altre cose proibiva i matrimoni interraziali, ed imponeva ai cittadini di essere registrati in base alle loro caratteristiche razziali. Vi erano inoltre delle leggi che rendevano difficile ai neri l'accesso all'istruzione. Ma c'e dell'altro: i negozi dovevano servire prima tutti i clienti bianchi, e solo in seguito i neri, ed i neri potevano frequentare i quartieri dei bianchi solo con degli speciali passaporti.
(foto CC BY 2.0 autore: Celso FLORES from Paris, Fr)
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