domenica 7 settembre 2014

Arabia Saudita, donne e calcio

 Finale di Coppa d'Asia 1984: i sauditi contro la Cina vinceranno 2-0
In Arabia Saudita la condizione di libertà delle donne è fra le più basse al mondo, e nell'indice sulla differenza di diritti tra i generi si colloca al 127° posto su 136 paesi. Nel mese di aprile 2014 una donna venne condannata a 150 frustate e 8 mesi di carcere solo perché aveva guidato un'automobile!

Diverse donne saudite guidarono l'automobile a partire dal giugno 2013, allorquando venne lanciata la campagna #womentodrive che incitava le donne a infrangere il divieto e a mettersi alla guida.

Il problema delle donne, però non riguarda solo la guida delle automobili: la donna saudita dipende in tutto e per tutto dall'uomo giacché è sottoposta a severe regole e a tantissimi divieti. Infatti non può uscire, lavorare, andare dal medico senza il consenso del guardiano, ossia uno tra il padre, il marito e il fratello.

Qualche piccolissimo passo in avanti verso l'ottenimento di qualche libertà (ma si parla di un margine di emancipazione comunque molto risicato) lo si sta ottenendo negli ultimi anni, visto che finalmente le donne possono prendere un taxi da sole, possono andare in qualche palestra, e dal 2020 potranno finalmente ottenere una carta d'identità.

Da quando re Abdullah nel 2005 salì al potere le donne assunsero un maggiore ruolo nella vita pubblica, per esempio nel 2009 Norah al-Faiz divenne la viceministro dell'Educazione e nel 2013 30 donne trovarono posto nella Shura, organo consultivo di 150 membri direttamente nominati dal sovrano. Inoltre, dal 2014 per la prima volta le donne hanno ottenuto il diritto di voto (per le elezioni comunali) e sempre dal 2014 finalmente è entrata in vigore la legge che punisce la violenza domestica.

Proprio come per altri paesi islamici, inoltre, alle donne è tradizionalmente fatto severo divieto di accedere alle manifestazioni calcistiche e sportive in genere, eppure qualche piccolo segnale utile a farci dire che qualcosa anche da quel punto di vista si sta lentamente muovendo c'è.

Nel 2013 Ahmed El Harbi, il presidente della Lega Calcio Saudita affermò che presto le donne avranno accesso agli stadi. Vedremo se quel che ha affermato si avvererà, ma sta di fatto che secondo alcune fonti non è la federazione a decidere per l'accesso, la cui decisione spetta alle autorità.

Ciò detto, va sottolineato comunque che l'Arabia Saudita ospiterà la fase finale di Coppa d'Asia nel 2019 e che in base alle regole della Federazione asiatica, devono essere previsti spazi per le donne in tribuna. A questo va aggiunto che il Comitato olimpico internazionale ha acconsentito che le donne saudite prendano parte agli organismi di tale comitato nel rispetto dell'abbigliamento islamico.

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