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Stadio Nazionale di Santiago |
Lo Stadio Nazionale di Santiago, dove la partita doveva svolgersi era stato fino a poche settimane prima un vero e proprio campo di concentramento. La partita durò 2 minuti, il tempo per il Cile di segnare un gol contro... nessuno!! Il tutto dinnanzi a circa 20mila spettatori straniati.
A causa di ciò la Fifa assegnò la vittoria a tavolino del Cile per 2-0, sicché i cileni si qualificarono al Mondiale 1972.
L'andata del confronto si giocò regolarmente a Mosca, ma per il ritorno l'Urss presentò un reclamo per evitare di giocare a Santiago in quello stadio usato come campo di concentramento. Il reclamo non venne accolto, e a passare il turno fu dunque il Cile.
Una storia che s'intreccia necessariamente con la politica in quanto il Cile di quel periodo non se la passava bene, a causa della situazione che quel paese stava vivendo per colpa del suo nuovo presidente. L'Urss si rifiutò di giocare a Santiago proprio a causa del dittatore cileno e di quello Stadio Nazionale (non che l'Urss fosse però una democrazia, vale la pena ribadirlo in questo caso).
Augusto Pinochet, con il suo colpo di stato militare si autonominò presidente, trasformando il Cile in un paese fortemente dittatoriale. Governò il paese dall'11 settembre 1973 all'11 marzo 1990 e si rese responsabile di crimini contro l'umanità.
In quel Mondiale del 1974 giocato in Germania Ovest, la nazionale cilena non andò oltre il primo turno, ottenendo due pareggi (1-1 vs. Germania Est e 0-0 vs. Australia) e una sconfitta contro i tedeschi occidentali per 1-0.
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