venerdì 20 giugno 2014

Perché il Regno Unito gareggia separato?

Ieri pomeriggio l'Inghilterra è stata battuta dall'Uruguay per 2 a 1 (39° Suarez, 75° Rooney - in foto, 85° Suarez) e adesso, con ancora zero punti in classifica - essendo stata battuta anche dall'Italia, nella prima giornata del girone D - è quasi fuori dal Mondiale. Chi lo avrebbe mai pronosticato a inizio competizione? Dopo la Spagna, un'altra grande del calcio europeo e mondiale rischia di diventare la nuova sorpresa negativa di quest'anno.

La Nazionale di calcio inglese è la più antica selezione di foot-ball europeo del mondo (e del resto il calcio come oggi è conosciuto lo hanno inventato loro), assieme ai "cugini" britannici della Scozia. Nella sua storia ha vinto un mondiale nel 1966, ma mai un europeo, giungendo soltanto seconda nel 1996.

Già a partire dal 1° maggio 1707 l'Inghilterra non è uno stato sovrano, ma una delle quattro nazioni costitutive del Regno Unito insieme a Scozia, Galles e Irlanda del Nord (Eire), ciascuna delle quali possiede una propria selezione calcistica nazionale e un proprio campionato locale. Delle quattro, la nazione inglese è l'unica a non costituire un'entità amministrativa, e a non avere un governo proprio.

Londra, situata in Inghilterra, non è la capitale inglese come spesso erroneamente si afferma, bensì del Regno Unito. L'inno dell'Inghilterra cantato anche in occasione delle partite della nazionale, God Save The Queen è in verità l'inno nazionale dell'intero Regno Unito, nonché l'inno reale di alcune nazioni che riconoscono la regina del Regno Unito come capo di stato (Canada, Nuova Zelanda, Australia, ecc. che hanno anche inni nazionali propri). Tuttavia Scozia, Galles ed Eire nelle manifestazioni come quelle sportive adottano quali inni brani che identificano esclusivamente il loro territorio.

Come si può spiegare il fatto che degli stati non sovrani siano trattati come se lo fossero, almeno calcisticamente? Tra i motivi si può individuare il voler salvaguardare le tradizioni locali e conservare dei tratti identitari distinti. In più le quattro squadre sono membre fondatrici dell'IFAB (International Football Association Board) organo internazionale indipendente dalla FIFA che si occupa di scrivere il regolamento del gioco del calcio. E c'è da considerare anche che nella seconda metà del diciottesimo secolo gli incontri internazionali di foot-ball avvenivano soltanto tra le quattro squadre del Regno Unito. La separazione delle nazionali riguarda anche altri sport, come basket, rugby e volley. Si tratta in ogni caso di un'anomalia, di un privilegio tutto particolare.

Il Regno Unito, spesso erroneamente chiamato Gran Bretagna (quest'ultima in verità rappresenta solo una parte del territorio, ed esclude l'Eire), sembra strano ma possiede anche una propria selezione calcistica nazionale. Nei giochi olimpici estivi il Comitato Olimpico Internazionale non riconosce le singole federazioni regionali UK, poiché il suo referente è l'Associazione Olimpica Britannica. Dunque se anche una soltanto delle quattro vuole aderire alle olimpiadi deve farlo sotto le insegne del Regno Unito. In realtà a partecipare è esclusivamente l'Inghilterra con qualche giocatore del Galles (tra l'altro molti calciatori gallesi sono in realtà nati in Inghilterra), ma ufficialmente le altre tre nazioni hanno sempre preso le distanze dal progetto, temendo che un ricongiungimento potesse farle perdere lo status privilegiato di indipendenza calcistica. Forse proprio questo timore è stato una delle cause del lungo periodo di pausa di questa selezione nazionale, durato dal 1972 e fino al 2012. In passato la squadra olimpica era attivissima, pur essendo sempre stata espressione per lo più soltanto inglese, ed era composta principalmente dai calciatori della nazionale inglese dilettanti.

Quindi in realtà la nazionale dell'intero Regno Unito non è mai esistita nei fatti, ma solo nei simboli. La squadra gareggiante coi simboli dello United Kingdom ha vinto due oro, nel 1908 e nel 1912.

In foto: Wayne Rooney, fonte: Wikimedia Commons, attribuzione: Football.ua

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